STORIA:
Marciana Marina è diventata un territorio indipendente in tempi relativamente recenti, ma le sue origini risalgono a tempi molto antichi. Alla fine del 1300, Gherardo Appiani creò lo Stato di Piombino, includendo anche l’Isola d’Elba, che fu divisa in sei comunità autonome. Durante i secoli successivi, l’isola subì frequenti incursioni corsare, la più terribile delle quali avvenne nel 1534 ad opera di Ariadeno Barbarossa.Per contrastare queste incursioni, furono costruite le Piazzeforti di Portoferraio e Longone, che ridussero significativamente le incursioni pirata. Questo favorì il movimento delle popolazioni verso la costa, portando alla nascita di piccoli centri come Marciana Marina, inizialmente chiamata “la Marina di Marciana”.
Marina di Marciana era allora suddivisa in due parti ben distinte: quella del “Cotone”, appartenente alla comunità di Poggio e quella pianeggiante, verso la Torre, appartenente alla comunità di Marciana: una suddivisione di cui è rimasta traccia ancora oggi nei cognomi delle famiglie che abitano ancora nei quartieri di origine. La comunità di Marciana Marina si sviluppò attorno alla rada naturale che divenne un porto importante per il commercio di vini e cereali. Con l’arrivo delle truppe francesi nel 1799 e l’annessione dell’isola alla Repubblica Francese nel 1802, l’economia locale ricevette un impulso positivo. L’isola fu suddivisa in sette comunità, tra cui Marciana, che includeva Poggio e Marciana Marina.Durante la Prima Guerra Mondiale, l’isola subì pochi danni, ma nella Seconda Guerra Mondiale divenne un campo di battaglia. Dopo l’armistizio del 1943, i tedeschi occuparono l’isola fino alla liberazione da parte degli Alleati nel giugno 1944. Dopo la guerra, sotto l’amministrazione del Governo Militare Alleato, le popolazioni locali si impegnarono nella ricostruzione.
COSA VEDERE:
LA TORRE DEGLI APPIANI: posizionata all’inizio dell’attuale diga frangiflutti, fu eretta nel XVI secolo. Non molto grande e di forma cilindrica, conserva ancora elementi che ne testimoniano la funzione di avvistamento e di difesa della costa settentrionale dell’Isola d’Elba. Sull’origine della torre sono state fatte varie ipotesi e sono in corso gli accertamenti sui rilievi condotti per stabilire con esattezza il periodo storico in cui fu edificata. L’ipotesi più accreditata ad oggi, sembra essere quella che propende per attribuire la costruzione della torre a Jacopo VI Appiano, Signore di Piombino e Marciana, fra il 1558 e il 1562, dopo che nel 1557 la sua famiglia rientrò in possesso dell’Elba. La torre potrebbe essere stata costruita su spinta delle popolazioni locali, duramente colpite dalle incursioni e devastazioni del 1553 e del 1555 per mano del pirata turco Dragut. Oggi, chiamata dai cittadini “la Tore” è ormai simbolo della comunità marinese e lungo la passeggiata del porto si possono trovare foto e didascalie che ci guidano nel ricordo e nella storia.
COTONE: il Cotone è la località nella quale si formò il primo nucleo abitativo che ha originato il paese di Marciana Marina. Il suo nome deriva da “cote” che significa “grosso masso di granito affiorante”. Questo antico e romantico borgo di pescatori era un tempo costituito da abitazioni, magazzini per la pesca e cantine adibite alla produzione e alla conservazione del vino. Ad oggi si tratta dell’angolo sicuramente più pittoresco e suggestivo di Marciana Marina, dove il tempo sembra che si sia fermato e dove i cotonesi curano in ogni dettaglio angoli e decori. Si può trovare lungo la via una mostra fotografica, realizzata da Antonio Mattera e la ProLoco, che ne ricostruisce fedelmente la storia.
CHIESA DI SANTA CHIARA D’ASSISI: Marciana Marina ha vissuto periodi di pace e sconvolgimento, tra cui l’aggressione degli inglesi il 18 agosto 1742. In quella data, la flotta inglese comandata dal commodoro William Martin, con la nave ammiraglia Ipswich dotata di 70 cannoni, arrivò a Marciana Marina. Gli inglesi, diretti a Napoli, decisero di esercitarsi con una razzia sull’isola d’Elba. Sbarcati a Marciana Marina, saccheggiarono e depredarono le abitazioni locali.Gli abitanti di Poggio, Marciana e Marciana Marina, vedendo le loro case e chiese minacciate, si rivolsero ai loro numerosi preti, che si armarono e, unendosi alla popolazione, riuscirono a respingere gli inglesi, infliggendo loro gravi perdite. Una lettera inviata al Vescovo di Massa Marittima dai preti coinvolti documenta questo atto di difesa, in cui chiedevano il perdono della Chiesa.Durante l’attacco, la chiesa di Santa Chiara Vecchia fu distrutta. Questa perdita spinse la comunità, forse anche a causa della crescita demografica, a costruire una nuova e più grande chiesa dedicata a Santa Chiara. Questo evento è simbolo della resistenza e della fede della comunità di Marciana Marina, il cui coraggio rimane impresso nella memoria storica dell’isola d’Elba.
SPIAGGE:
La Marina, Capitanino, Finoccia (Fenicia), Finiccetta (Fenicetta), Ripa Barata, La Cala, L’Omo, La Crocetta, lo Schioppo, Remontò, Il Bagno, Le sprizza.
SENTIERI:
A Marciana Marina, presso la spiaggia della Fenicia si imbocca il sentiero n. 150 che segue il profilo costiero nord occidentale dell’isola. Il tracciato, fresco e ombreggiato, si addentra in una fitta macchia mediterranea. Il sentiero prosegue tra sali e scendi tra boschi di Leccio e macchia mediterranea fino ad arrivare a Sant’Andrea in 2 ore.- ll sentiero n. 157 collega Marciana Marina al sentiero n. 103, nei pressi di Marciana. Per imboccare il percorso da Viale Aldo Moro a Marciana Marina ci si dirige in località Uccellaia e si segue per 500 m la strada che si inoltra nella vegetazione.Il tracciato si snoda sul crinale che divide Val di Cappone da Via della Costarella salendo, con un andamento rettilineo e la medesima pendenza, da poco sopra il livello del mare fino a quota 328 m, dove attraversa la strada provinciale n. 25 dell’Anello Occidentale.
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